
Ieri si è tenuto il Google Marketing Livestream. Le parole d’ordine di questo evento sono state, privacy, automazione dati di prima parte. Ecco un riassunto delle novità presentate ieri in streaming
Customer match disponibile per tutti

Questa a mio parere è una delle cose più interessanti. Quante volte hai dovuto rispondere al cliente che le sue liste clienti erano utilizzabili solo su Facebook. Il limite di spesa storica, ben 50.000 $, rappresentava un grosso ostacolo. Sia per i piccoli account che non arriverebbero mai a superarlo, sia per quelli più strutturati ma aperti da poco, a cui comunque sarebbe servito del tempo per arrivare a tale spesa.
Avere a disposizione dei dati di prima parte è oggi una condizione necessaria per il successo, specie in un futuro cookieless. Anche perchè poter caricare l’elenco cliente dentro l’account vuol dire offrire informazioni preziose al machine learning di Google..
Garantire la privacy degli utenti

Saranno un po’ di anni che si parla di GDPR e protezione di dati degli utenti ma nel 2021 è diventato un tema molto calde anche per il nuovo sistema operativo IOS 14.5, del colosso Apple. Google ha infatti dichiarato che garantire la privacy degli utenti diventa un obiettivo primario.
Dall’altro lato occorre poter offrire agli inserzionisti uno strumento semplice che consenta di gestire le scelte degli utenti. Ecco che Google presenta il “consent mode”, ovvero una funzionalità di GTM che permette di gestire il consenso all’utilizzo dei dati. Grazie ad una serie di novità in GTM, tra cui due nuovi attivatori, la gestione del consenso diventa a portata di clic (almeno lo spero).
Ancora più automazione

I risultati ottenuti in questi ultimi 2 anni grazie al machine learning ci fanno capire la direzione intrapresa da Google. Alla parte tecnica ci penserà sempre di più l’algoritmo mentre diventerà fondamentale offrire più dati possibili al sistema. Google fa notare che oltre l’80% degli inserzionisti utilizza le offerte automatiche per raggiungere i propri obiettivi. Anzi pone l’accento sul fatto che broad match, annunci adattabili e smart bidding sono le variabili fondamentali per il successo di una campagna search. Anche io concordo con tale visione anche se va visto sempre il caso concreto.
Nuovo monitoraggio delle conversioni
Stiamo per dire addio ai cookie di terze parti. Il nuovo sistema di monitoraggio delle conversioni si baserà su dei cookie di prima parte e sul consent mode di cui ho parlato sopra. Le conversioni infatti saranno la somma di due pezzi. Conversioni ottenuti con il consenso degli utenti e quindi calcolate grazie ai nuovi cookie. A queste verranno sommate delle conversioni stimate tramite dei modelli per gli utenti che invece non hanno consentito al tracciamento dei dati. Google afferma che dalle prime stime i dati ottenuti saranno comunque molto precisi.
Campagne Performance Max

Ne avevo sentito parlare e avevo visto qualche screenshot. Si tratta di campagne completamente automatizzate che sfruttano tutte le Reti di Google. In pratica tu devi solo fornire i vari asset e scegliere il budget. Al resto ci pensa Google. Visti gli ottimi risultati di tale tipologia di campagna, adesso in beta solo per pochi eletti, verrà distribuita su un numero più ampio di inserzionisti per poi diventare disponibile in tutti gli account verso fine anno.
Maggiore trasparenza nell’account
Le campagna Max Performance essendo totalmente automatiche rappresentano una sorta di scatola nera. Google vuole offrire maggiore trasparenza su queste campagne. Gli inserzionisti potranno capire come queste campagne stiano dando risultati nella pagina degli approfondimenti. In particolare potranno vedere i dati su quali segmenti di pubblico stanno convertendo, approfondimenti sulle aste, categorie di ricerca di tendenza, risorse creative con il rendimento migliore.
Pagina Google Ads Insights con previsione della domanda

La pagina Google Ads Insights, che ho visto in qualche account USA (ancora in beta versione) è sicuramente una buona fonte di informazioni da cui trarre ispirazione. Ora viene aggiunto lo strumento previsione della domanda. Dovrebbe prevedere modifiche nel comportamento degli utenti nei successivi 90 giorni. Molto utile per le aziende per prevedere picchi e cali di domanda.
Estensione d’immagine per tutti

Finalmente vedo in tutti gli account la famosa estensione d’immagine. A dire il vero vedo solo quella dinamica ma è sempre un inizio. Google ha annunciato infatti che le estensioni d’immagine non sono più beta e sono disponibili a livello globale.